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I PERCORSI

 

Cinque percorsi

Alla portata di tutti

 

I Cinque Percorsi coprono quasi tutta la superficie del Parco, partendo dalla Reggia, visitando i Giardini Reali e scoprendo la storia del Parco (Percorso 1), passando lungo i sentieri e ammirando la bellezza delle ville delle cascine, (Percorso 5), per poi costeggiare le rive delle acque del Parco (Percorso 2) camminando vicino ai suoi Mulini, ci si inoltra in quello che un tempo fu denominato Bosco Bello (Percorso 4) e assaporarne il suo silenzio, tranne nei giorni dei grandi eventi che si svolgono in Autodromo. Infine sfiorano le mura, dopo essere partiti da Porta Villasanta ed esplorare i grandi prati e farsi avvolgere dal paesaggio del Parco (Percorso 3).

 

Buon Viaggio!

Il primo percorso si svolge all'interno dei Giardini della Villa REALE. Se si parcheggia l'auto all'entrata del parco è possibile accedere ai Giardini della Villa dal cancelletto all'angolo nord-est del parcheggio.

Il Parco di Monza costituisce con la Villa Reale e i Giardini un complesso di inestimabile valore paesaggistico, storico, monumentale e architettonico. Un gioiello che sta sempre più assumendo un ruolo fondamentale dal punto di vista naturalistico ecologico in un' area a fortissima urbanizzazione,

Il Parco è attraversato per tutta la sua area dal fiume Lambro.

Dal Lambro si originavano numerosi fiumiciattoli e canaletti, detti "Rogge" che un tempo servivano per fornire acqua ai campi coltivati e per far funzionare alcuni mulini.

Attualmente nel Parco, delle rogge esistenti un tempo, sono rimaste attive solo la Roggia Molinara, riaperta di recente, e la Roggia Mulini Asciutti.

Per collegare le diverse zone del Parco, si creò un asse principale Nord-Sud, il viale Mirabello e il suo proseguimento, il viale del Gernetto, che porta sino al "Rondò della Stella", al centro del "Bosco Bello". Trasversalmente a tale viale una rete di viali secondari distribuisce i percorsi in tutto il Parco.

Gli edifici costruiti all'interno del Parco di Monza costituivano un sistema di infrastrutture agricole e tecniche destinate alla coltivazione dei fondi e alla loro manutenzione.
Questi edifici, pur se legati a una funzione produttiva, presentavano una elevata qualità architettonica in alcuni casi curata dallo stesso Canonica, progettista del Parco.

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